TU, IO e l'ARTE
Artes numquam soli exercemus
A fare arte non si è mai da soli
Vi sarà capitato di stare davanti ad un foglio bianco, un testo, una consegna, un pezzo di argilla informe, una pezza di stoffa e di non sapere come andare avanti, cosa scrivere, esprimere, disegnare, modellare, confezionare… Un senso di vuoto e di spaesamento. Meglio evitare di produrre alcunché. Se producete qualcosa in questo stato, poi è molto probabile che ne sarete scontenti. Frustrante.
Senza giudicare ciò che è o non è arte la sfida è invece entrare nel flusso, lasciare cadere le aspettative e sentire. Connettersi. Nello stato di connessione ci sarà sempre qualcuno che dall’invisibile crea assieme a noi. Se ci lasciamo guidare, senza giudicare ciò che produciamo, possiamo fare accadere cose meravigliose con le nostre mani o con il corpo.
Scultura makeover con cartone e vetro riciclati, tecnica cartapesta - 18 cm
Sono appassionata di riciclo, riuso, refashion. Amo ridare vita a materiali di scarto e oggetti smessi, rovinati o semplicemente troppo nuovi per essere antiquariato o modernariato e troppo vecchi per essere ancora in uso (vedigli articoli “Ars Ricicla”, C’era una volta … (1), C’era una volta … (2) e C’era una volta … (3)).
Quando un materiale, un oggetto, un dettaglio, una foto mi ispira, mi parla, devo fermarmi e ascoltare.
E ascolto finché non è chiaro che cosa faremo insieme. A volte è una piccola cosa, a volte è un progetto lungo e impegnativo. Una volta che ho aderito, non posso fare altro che andare avanti finché non è finito.
Ogni volta è un po’ come partorire. Qunad’è finito c’è la gioia e lo stupore per ciò che è uscito, anche se so che è uscito attraverso di me. Esattamente come quando nasce un figlio.
Per laboratori ed esperienze individuali di riciclo creativo e artistico partendo da materiali di scarto
Vi sarà capitato di stare davanti ad un foglio bianco, un testo, una consegna, un pezzo di argilla informe, una pezza di stoffa e di non sapere come andare avanti, cosa scrivere, esprimere, disegnare, modellare, confezionare… Un senso di vuoto e di spaesamento. Meglio evitare di produrre alcunché. Se producete qualcosa in questo stato, poi è molto probabile che ne sarete scontenti. Frustrante.
Senza giudicare ciò che è o non è arte la sfida è invece entrare nel flusso, lasciare cadere le aspettative e sentire. Connettersi. Nello stato di connessione ci sarà sempre qualcuno che dall’invisibile crea assieme a noi. Se ci lasciamo guidare, senza giudicare ciò che produciamo, possiamo fare accadere cose meravigliose con le nostre mani o con il corpo.
Sono appassionata di riciclo, riuso, refashion. Amo ridare vita a materiali di scarto e oggetti smessi, rovinati o semplicemente troppo nuovi per essere antiquariato o modernariato e troppo vecchi per essere ancora in uso (vedi gli articoli “Ars Ricicla”, C’era una volta … (1), C’era una volta … (2) e C’era una volta … (3)).
Quando un materiale, un oggetto, un dettaglio, una foto mi ispira, mi parla, devo fermarmi e ascoltare.
E ascolto finché non è chiaro che cosa faremo insieme. A volte è una piccola cosa, a volte è un progetto lungo e impegnativo. Una volta che ho aderito, non posso fare altro che andare avanti finché non è finito.
Ogni volta è un po’ come partorire. Quand’è finito c’è la gioia e lo stupore per ciò che è uscito, anche se so che è uscito attraverso di me. Esattamente come quando nasce un figlio.
laboratori ed esperienze individuali di riciclo creativo e artistico partendo da materiali di scarto
(vedi foto sotto)
"A loving hand" - scultura realizzata con cartone e plastica riciclati, tecnica cartapesta - 24 cm
Quante cose sono possibili soltanto finché non sai che sono impossibili...
Quante cose sono impossibili soltanto finché non sai che sono possibili...
Scegli la tua visione, sono giuste entrambe.
Lana di un vecchio tappeto messicano smontato, lavorata a uncinetto con inserti di chiacchierino e beading. Il tutto montato su cornice fatta di rami secchi legati assieme con corda di juta (95 x 85 cm)
"Vesta d'Officio" - Cappa da cerimonia realizzata con sette vecchie camicie anni '80 con cintura Soba (vecchie cravatte e fusciacca smocking anni '70)
Disegno psichedelico-optical, penne a sfera e acquarello - formato A3
"Xe ciodi" - scultura realizzata con cartone e plastica riciclati, tecnica cartapesta - 24 cm
tocca le foto una volta per leggere la descrizione o due volte per aprire la galleria
Lana di un vecchio tappeto messicano smontato, lavorata a uncinetto con inserti di chiacchierino e beading. Il tutto montato su cornice fatta di rami secchi legati assieme con corda di juta (95 x 85 cm)
"Vesta d'Officio" - Cappa da cerimonia realizzata con sette vecchie camicie anni '80 con cintura Soba (vecchie cravatte e fusciacca smocking anni '70)
Disegno psichedelico-optical, penne a sfera e acquarello - formato A3
“Vesta d’Officio” – Cappa da cerimonia realizzata con sette vecchie camicie anni ’80 con cintura Soba (vecchie cravatte e fusciacca smocking anni ’70)
Disegno psichedelico-optical, penne a sfera e acquarello – formato A3
Lana di un vecchio tappeto messicano smontato, lavorata a uncinetto con inserti di chiacchierino e beading. Il tutto montato su cornice fatta di rami secchi legati assieme con corda di juta (95 x 85 cm)
“Xe ciodi” – scultura realizzata con cartone e plastica riciclati, tecnica cartapesta – 24 cm